Per Clary comincia una nuova vita, che la porterà a scontrarsi con misteri che affondano le radici nel passato della sua famiglia, composta da un padre, che Clary non ha mai conosciuto, e da una madre pittrice dagli strani comportamenti.
Dopo essere stata attaccata da un demone all’interno di casa sua, Clary, accompagnata dal fedele e sensibile amico Simon, segue gli Shadowhunters Jace, Alec e Isabelle nell’Istituto dove vivono, apprendendo segreti su un mondo completamente sconosciuto, in cui i Nephilim, i Cacciatori, lottano contro i demoni da svariati secoli per proteggere gli umani.
Vampiri e Lupi Mannari, noti come Figli della Notte e Figli della Luna, non mancano nel romanzo della Clare e si muovono con nonchalance nella New York notturna, spostandosi da un locale all’altro con motociclette volanti che, funzionando a energia demoniaca, si bloccano inserendo acqua santa nel motore e si disintegrano alla luce del sole.
Tra covi di Lupi Mannari nascosti in ristoranti cinesi dall’aria dimessa, cartomanti agorafobiche, stregoni supremi di Brooklyn dediti al pettegolezzo e passaggi dimensionali, Cassandra Clare ci trascina in una New York popolata di mostri e creature fatate che tutti gli amanti del fantasy vorrebbero visitare una volta o l’altra, possibilmente armati di pugnali e coltelli da lancio!
Nel sarcasmo che percorre l’intera narrazione è da ricercarsi la caratteristica principale di Città di Ossa: il racconto procede veloce e scorrevole e, una volta individuato il carattere dei personaggi principali, se ne apprezzano i dialoghi, spiritosi e divertenti.
L’origine angelica degli Shadowhunters, il tema della discesa verso l’oscurità e altri elementi della trama che preferiamo non svelare ai lettori, ricorderanno agli appassionati di manga suggestioni, volontarie o non, tratte dall’opera di Kaori Yuki Angel Sanctuary, mentre la coppa, lo specchio e la spada possono facilmente essere accostati ai Cristalli del Cuore di Sailor Moon.
I dialoghi alla Buffy, ironici persino di fronte a pericoli mortali, rendono l’opera originale. Pur se piena di rimandi, non può in alcun caso essere tacciata di plagio.
L’unico difetto è una certa ingenuità in cui la Clare incorre mentre la trama si va dipanando e che permette al lettore di intuire parzialmente, almeno da un certo punto in poi, come si concluderà questo primo episodio della trilogia.
La prova è comunque superata e non possiamo che augurare alla Clare buona fortuna con le opere successive: teniamo d’occhio questa scrittrice, non mancherà di stupirci.
Recensione tratta da Fantasy Magazine
Ho letto questo libro e devo dire che pergli amanti della saga di Harry Potter e del genere dark-fantasy in generale si rivela un libro assolutamente unico e da leggere!
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